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Internazionalizzazione d’impresa: l’importanza dei mercati esteri

I mercati esteri rappresentano una ghiotta opportunità per le imprese che desiderano crescere ed espandere il proprio business. L’internazionalizzazione d’impresa non si improvvisa di certo da un giorno all’altro, ma richiede una fase di studio, pianificazione e gestione dei nuovi processi.

Le imprese che decidono di abbracciare questa sfida e affacciarsi sui mercati esteri, spesso trovano un terreno fertile proprio in Europa, grazie alle politiche economiche orientate alla globalizzazione. Scopriamo allora in che modo l’internazionalizzazione può dare alle aziende italiane una marcia in più.

Perché internazionalizzare l’impresa

In un mondo sempre più globalizzato, offrire prodotti e servizi solo all’interno del mercato nazionale può essere riduttivo e limitante. Espandere il business alla clientela estera permette invece all’impresa di crescere rapidamente, senza apportare grandi cambiamenti nel ciclo produttivo.

Quando il mercato geografico di riferimento sia amplia, il fatturato aziendale cresce e il miglioramento dei flussi di cassa permette di effettuare investimenti in aree aziendali strategiche.

Le imprese che scelgono di affacciarsi sui mercati esteri hanno ad esempio l’opportunità di investire nell’innovazione e diventare sempre più competitive nel proprio settore. Modernizzare l’impresa può davvero diventare un grande vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.

Internazionalizzare l’impresa non significa solo trovare nuovi clienti al di là dei confini nazionali, ma anche creare nuove partnership e ricorrere a fornitori esteri. Questo network strategico contribuisce a migliorare i costi di gestione e tagliare le spese.

Le opportunità dell’internazionalizzazione in Europa

Per internazionalizzare un’impresa non occorre necessariamente guardare ai mercati asiatici o americani. Il made in Italy è riconosciuto come un’eccellenza anche in Europa, dove c’è sempre un grande interesse per la capacità di innovazione e la creatività delle imprese italiane.

L’Unione Europea, con le sue politiche economiche e di supporto, promuove l’internazionalizzazione, con particolare attenzione per le piccole e medie imprese, che in Italia rappresentano il 99% del tessuto produttivo.

A volte i mercati esteri rappresentano una sfida troppo difficile per le imprese più piccole, che tendono a rinunciare a quest’opportunità per paura di non farcela. È per questo che il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo in campo una serie di misure per sostenere concretamente le imprese che scelgono di espandersi in Europa.

Gli aiuti offerti a livello istituzionale possono essere di vario tipo:

  • Finanziamenti per realizzare gli studi di fattibilità, indispensabili per capire se per l’azienda investire nei mercati esteri è conveniente o meno;
  • Creazione di una strategia di inserimento nel mercato estero, con la realizzazione di strutture di supporto dislocate sul territorio, come uffici o showroom;
  • Assistenza tecnica finalizzata alla formazione del personale che si trova in loco;
  • Strategie di promozione che permettono di acquisire visibilità all’estero, con la partecipazione ad eventi, mostre e fiere di settore;
  • Finanziamenti per la patrimonializzazione delle imprese, per mantenere o migliorare la necessaria solidità patrimoniale.

I primi passi verso l’internazionalizzazione d’impresa

I problemi che le piccole e medie imprese affrontano nel percorso di internazionalizzazione si possono riassumere in 3 punti principali:

  1. Mancanza di una strategia di promozione;
  2. Carenza di risorse economiche;
  3. Elevati costi per raccogliere le informazioni e riorganizzare l’azienda.

Il primo passo per superare queste difficoltà è sempre l’informazione, che troppo spesso non riesce a raggiungere le imprese che vogliono espandersi all’estero. Sono diversi i programmi attivi a supporto dell’internazionalizzazione, ma gli imprenditori non ne sono a conoscenza e credono di dover affrontare da soli questo percorso in salita.

Superato il gap informativo, è il momento di passare all’azione, grazie al supporto di una figura strategica: il Temporary Expert Manager. Grazie alle sue competenze e all’esperienza, guiderà l’impresa attraverso le varie fasi del processo di internazionalizzazione.

Dall’analisi preliminare alla definizione del business plan, dal programma di formazione fino alla creazione di un valido database di contatti, ognuno di questi passaggi strategici sarà curato nei dettagli e l’imprenditore sarà supportato lungo tutto il percorso, senza sentirsi mai solo.