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Il boom del food delivery durante e dopo la quarantena
Il settore della ristorazione è uno di quelli che più di tutti ha sofferto durante il periodo del lockdown. Con i bar e i ristoranti chiusi, i ristoratori hanno dovuto ingegnarsi per continuare la loro attività, anche se in modo diverso. In piena quarantena le persone non potevano uscire di casa per andare a mangiare fuori, ma la consegna a domicilio dei pasti era possibile, purché nel rispetto delle misure di sicurezza.
Il food delivery ha registrato un vero e proprio boom durante il lockdown, così chi aveva voglia di una pizza cotta sul forno a pietra o di un ottimo sushi, ha potuto assecondare il suo desiderio. Anche dopo la quarantena, però, qualcosa è cambiato. Infatti gli italiani hanno ormai toccato con mano la comodità del food delivery e continuano ad usare questo servizio ancora adesso.
Tutta la comodità del food delivery
Per i consumatori il food delivery ha numerosi benefici e pochi inconvenienti. Il punto di forza è senza dubbio la facilità di utilizzo, infatti nella maggior parte dei casi basta scaricare l’app sullo smartphone, scegliere il menù e pagare comodamente con carta elettronica.
Mentre si resta comodamente seduti sul divano di casa, si ha accesso ad ogni specialità culinaria, dalla classica pizza ai piatti tailandesi, dagli hamburger più appetitosi alle prelibatezze della cucina vegana. Ormai sono tantissimi i ristoranti che hanno capito il potenziale del food delivery e questa fiducia va a tutto vantaggio dei consumatori, che hanno una scelta sempre più ampia.
Il take away piace soprattutto ai millennials e il 55% dei clienti sono uomini. Anche gli impiegati usano sempre più spesso questo servizio, perché è molto più comodo ordinare la cena a casa piuttosto che iniziare a cucinare dopo una lunga giornata di lavoro.
Le piattaforme più utilizzate per il food delivery sono Just Eat, Deliveroo e Glovo e basta fare un giro in città all’ora di pranzo o cena per capire quanto il servizio stia diventando capillare. Le bici attrezzate per il trasporto dei pasti sono quasi ovunque! Un altro vantaggio collaterale della diffusione del food delivery è anche la nascita di nuove opportunità lavorative per i riders che si occupano del trasporto.
Il food delivery e le nuove opportunità per i ristoratori
Fin qui abbiamo visto i vantaggi del food delivery per i consumatori, ma in realtà rappresenta una ghiotta opportunità anche per i ristoratori. Infatti, chi pensa che il boom del take away lascerà vuoti i tavoli dei ristoranti, è molto lontano dalla realtà.
Mangiare fuori resta sempre un’occasione per incontrare gli amici e per assecondare il desiderio di socialità, che è stato frustrato per tutto il periodo di quarantena. Al contrario, il take away per i ristoratori è un modo per allargare il giro di affari e servire un tipo di clientela che ha esigenze diverse rispetto a chi piace essere servito ai tavoli.
Il boom del food delivery fa comodo ai ristoratori più tradizionalisti, ma al tempo stesso ha dato il via ad un tipo di ristorazione diverso, conosciuto come dark kitchen. Si tratta di cucine che nascono con il solo scopo di cucinare pietanze destinate alla consegna a domicilio da parte dei riders.
Si tratta quindi di un nuovo modo di fare business, un’opportunità molto lontana dalla ristorazione più tradizionale, ma al tempo stesso vicina alle nuove esigenze dei consumatori. Per mettere in piedi una dark kitchen non serve spazio per i tavoli del ristorante e questo si traduce anche in costi minori per i ristoratori.
L’unica preoccupazione per questi lungimiranti imprenditori è servire nel modo migliore i clienti, direttamente nelle loro case. In questo modo è possibile dedicare tutta l’attenzione alla qualità dei piatti, senza dover pensare all’allestimento dei locali.